L'attività di semplificazione normativa

La necessità di semplificazione delle norme è stata avvertita già dal 1997, anno di entrata in vigore della Legge n.59, che ha introdotto la legge di semplificazione annuale, che, tuttavia, nella formulazione allora prevista, non ha dato grandi frutti, tenuto conto che è stata approvata per sole quattro volte.

La scarsa applicazione dell'articolo 20 della Legge n. 59 del 1997 non è da ricondurre allo strumento utilizzato, ma alla complessità e alla conseguente difficoltà di applicazione della norma stessa che è stata più volte novellata e integrata e da cui sono derivate notevoli difficoltà attuative.

E' dunque necessario "semplificare" il procedimento volto all'adozione della legge di semplificazione. Una nuova legge annuale di semplificazione rinnovata costituisce, quindi, il mezzo idoneo per definire i principi e i criteri direttivi generali per l’esercizio della delega e garantisce alle Amministrazioni di corrispondere tempestivamente alle esigenze della società civile.

In quest’ottica, il disegno di legge di semplificazione normativa che si propone quale collegato alla legge di bilancio per il 2023 prevede l’introduzione nell’ordinamento di una nuova “Legge annuale di semplificazione normativa” quale strumento di periodica revisione della legislazione nei settori che saranno individuati di anno in anno.

L’individuazione di tali settori è realizzata con il contributo della rete dei referenti per la semplificazione normativa designati dalle amministrazioni centrali.

La predisposizione di iniziative di semplificazione normativa è condivisa tra tutte le strutture che fanno capo al Ministro e, in particolare, con l’Ufficio Legislativo del Ministro Casellati e con il supporto dei contributi giuridici offerti dagli esperti della Struttura di missione che governano le principali tematiche in materia economica, di lavoro e di imprese.       

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